Il Pazzo Mondo di Go Nagai

Votes taken by MusashiMiyamoto

view post Posted: 7/3/2017, 16:46     +2[DVD] UFO Robot Goldrake/Grendizer - UFO ROBOT GRENDIZER
CITAZIONE (Balrog"numeroacaso" @ 7/3/2017, 13:46) 
E' un punto di vista. Una SACROSANTA OPINIONE CHE HO IL DIRITTO DI ESPRIMERE...giusto musashi?

Ciao ciao!

Sì sì, giusto, come no? E meno male che siamo noi a prenderci troppo sul serio.
Ciao ciao...

P.s.: ho bannato l'ip di questo invasato, arrogante. Chat controlla anche tu se è tutto a posto.
view post Posted: 24/2/2017, 19:43     +1[DVD] Daltanious - Il Robot del futuro - ROBOT & SUPER ROBOT
Ho modificato il titolo in Daltanious, poiché, giusto per chiarire questa cosa una volta per tutte e a beneficio di chi vuole informarsi, la trascrizione ufficiale in caratteri latini è proprio Daltanious e non Daltanias o robe del genere; così è riportato anche su confezioni giapponesi di vari prodotti ufficiali, laddove presente. Inoltre, la gente lo conosce con questo nome e quando usa i motori di ricerca è più semplice raggiungere questa pagina per una mera questione di concordanza nei risultati.
view post Posted: 3/2/2017, 14:34     +1Getter dvd con la gazzetta - GETTER ROBOT SAGA
Balrog, non ho detto che voglio bannarvi qui e subito, né che devi addirittura sacrificarti. Chiedo solo a due persone, presumo adulte, di moderare i toni ed esprimere, se possibile, il proprio dissenso in modo educato e rispettoso. Il problema sta nel reiterare questa solfa, non tanto di "beccarsi" ogni tanto; voi lo fate sempre! Il troppo stroppia, a prescindere da quale sia il casus belli o da chi fra voi sia più responsabile di determinati comportamenti o reazioni.
Non mi pare difficile capirlo.
view post Posted: 17/1/2016, 01:34     -1Getter dvd con la gazzetta - GETTER ROBOT SAGA
CITAZIONE (Soundwave @ 17/1/2016, 00:12) 
Sono una vaccata (a livello di doppiaggio italiano, eh, non è un'opinione sul film, se non si fosse capito) per la traduzione pessima, per i nomi inventati e le caratterizzazioni ad mentula canis. Ma d'altra parte, essendo roba di Maldesi, uno che traduce i film a metà per fare figo (A Clockwork Orange) e mette insulti dove non ci sono (Full Metal Jacket), quel "doppiaggio" non poteva che essere palta.

Dite "doppiaggio italiano di qua e di la, la qualità, la qualità... Ma questa millantata qualità nel doppiaggio non la si nota.
Appunto perché è una millantata.

Il doppiaggio in Italia vanta pochi lavori fatti bene. Molti dei quali sono recenti, pensa un po'.

Opinione tua da purista eccessivo, nessun problema. Tu non noti certe cose, altri le notano. Il mondo è bello perché è vario. Grazie della risposta.
view post Posted: 7/1/2016, 16:31     +2Getter dvd con la gazzetta - GETTER ROBOT SAGA
Ciao a tutti. Colgo l'occasione anche per porgere gli auguri di buon anno ai presenti.
Riccardue ha invocato il sottoscritto o Saotome, quindi eccomi qui. Leggo sempre le discussioni sul forum e stavo seguendo anche questa, molto interessante peraltro, e prima di intervenire ho ritenuto fosse opportuno fare un giretto sul web per avere le idee più chiare.
Dunque, sul primo nome non c'è alcun dubbio: si rende con Bat e fin qui tutto tranquillo.
Sul secondo nome il discorso è un po' più complicato, ma solo per una questione squisitamente fonetica.
Se, per ipotesi, mi venisse chiesto di trascrivere quel nome con le nostre lettere, senza sapere nulla della citazione a Galileo Galilei, sarei portato a renderlo con "Galerie", alla francese per assonanza con il nome Valerie che in giapponese si scriverebbe quasi allo stesso modo, fatta salva la sillaba iniziale "Ga" al posto di "Va"; tutto questo senza entrare troppo nei particolari.
Al contrario, sapendo della citazione a Galileo Galilei, mi sono accorto che pure fra i giapponesi, appassionati della serie, pare vi sia confusione. Alcuni si chiedono, per farla breve, come mai venga trasliterrato "Garerii" invece di "Garirei" (le sillabe con la lettera r possono riprodurre la lettera l in giapponese, come orma saprete, quindi Garirei=Galilei).
Ad un certo punto, mentre ragionavo sul perché di questa cosa, assodato che la citazione è allo scienziato italiano, son stato colto da un'illuminazione.
Ho pensato che al momento di creare il nome questo sia stato trascritto a partire dalla pronuncia inglese, la quale suona pressappoco come "Galelii".
Insomma, se le cose stanno così come credo, ipotesi confermata come ragionevole da mia moglie che è giapponese, il nome dev'essere correttamente trascritto in "Galilei", quindi bene aveva fatto la Dynamic a renderlo così; mentre sono in totale disaccordo con Jpop che l'ha scritto esattamente com'è in giapponese tanto per risolvere la cosa senza pensarci su più di tanto.
Fra l'altro, anche l'aspetto del personaggio ricorda Galileo in versione malefica.
In definitiva si tratta di un errore in buona fede, dovuto alla scarsa conoscenza della pronuncia corretta in italiano. Errori, oltretutto, comunissimi ancora oggi nonostante basti consultare internet per non commetterne di così grossolani. Nulla di cui sorprendersi insomma, visto che a quel tempo era abbastanza facile sbagliarsi.
Questa è la mia interpretazione in parte supportata dai fatti, quindi posso affermare che è così al 99%. :D

Edited by MusashiMiyamoto - 7/1/2016, 19:49
view post Posted: 1/6/2015, 16:26     +1Another world - VIDEO GAME
Visto che adoro quel gioco e l'ho finito più volte, ho guardato con piacere i tuoi video. Capisco l'umiltà nel dichiarare che non si è capaci di dare enfasi o che la voce non sia delle più appropriate, ma posso dirti tranquillamente che già va bene così, a mio parere.
L'enfasi che manca verrà da sé - anche perché non è facile parlare da soli quando si registra sapendo che in quel quel momento non ti ascolta nessuno - e richiede solo un po' d'abitudine.
Sulla voce ci siamo, perché è chiara, regolare e non ti mangi le parole. Sei abbastanza preciso nel descrivere le varie situazioni e molto puntuale (nonostante capiti in alcuni casi di sentirti dire cose non proprio esatte, ma non casca il mondo ^_^ ), cosa che fa la differenza tra il guardare e il non guardare un video di let's play, perché la cosa ti rende partecipe e rivivi certe situazioni.
Se proprio devo darti un consiglio spassionato, più da pignolo direi, ti suggerisco di scegliere meglio certe parole magari, prepararti giusto qualcosa prima di registrare, visto che mi sembra il tutto basato sull'improvvisazione.
Ad esempio, all'inizio del primo video dici "alieni che lo vogliono uccidere", frase ovviamente corretta, ci mancherebbe. :D
Ma in quel caso usare un più narrativo "alieni ostili" rende meglio l'idea, opinione mia ovviamente.
Questo è giusto un esempio, ripeto a voler fare proprio il pignolo, ma secondo me va benissimo così, soprattutto guardando cosa c'è in giro di video dello stesso tipo con ragazzetti ignoranti o noiosi che già dopo un minuto ti fan venire voglia di rigurgitare il pranzo o la cena, a seconda dei casi. :sick:
E poi, sempre parere mio lo ribadisco, meglio fare un po' di montaggio per evitare di rivedere la stessa scena tante volte perché non riesci a superarla; vero è che quando ti incazzi la cosa fa ridere, ma per mantenere il video scorrevole meglio fare un montaggio e tagliare dove serve, no? :B):
Infine, la scelta del gioco da commentare è importante e tu hai scelto un gioco ideale per farlo. :ok:
view post Posted: 4/4/2015, 16:11     -1I miei articoli sui films "Team up" dei Robots Nagaiani - ALLEANZE "DYNAMICHE"
CITAZIONE (Chi? Io?! @ 4/4/2015, 15:51) 
Gnegnegne, get a life, ueee, ueee.

Ora passiamo agli avvertimenti. Visto che io invece sono un amministratore, al prossimo insulto ti faccio riposare per un po' di giorni in ban. E lo stesso discorso vale per chiunque utilizzi lo stesso linguaggio.
Sta bene esprimere il proprio parere, ci mancherebbe, ma questo è un forum non un porcaio dove hai la libertà di scrivere tutte le porcherie che ti vengono in mente e insultare chi ti pare.
Se vuoi stare qui cerca di rispettare gli altri e se vuoi criticare fallo nella giusta misura.
Primo e ultimo avvertimento.
view post Posted: 8/2/2014, 17:27     +3Miyazaki: "Gli Otaku sono la rovina dell'industria Anime" - GRANDI MAESTRI
Leggo solo ora questo interessante pensiero di Miyazaki e vorrei dire la mia sulla questione.

Dopo essere entrato in diverse fumetterie giapponesi, negozi di vario genere con enormi reparti dedicati agli anime e ai manga, varie altre librerie con ampi spazi dedicati alle stesse cose, e dopo aver visto come si comportano i ragazzi giapponesi in questi posti, posso semplicemente affermare, parere mio ovviamente, che Miyazaki ha ragione da vendere.
Quando lui parla di "otaku", io capisco esattamente cosa intende. Non parla di creare solo opere tese al puro realismo, né di opere che debbano mettere da parte la componente fittizia, immaginaria o di fantasia, bensì si riferisce alla mania "sessuocentrica" e aberrante priva di qualsiasi componente che possa dare un'identità genuina al racconto o che tratti di argomenti consistenti sui quali riflettere, tra il serio e il faceto, tipica della gran parte delle produzioni degli ultimi anni. E la cosa è peggiorata col tempo.
Basta farsi una passeggiata in uno di questi posti di cui ho parlato per capire cosa intende: un buon 80% delle cose esposte sono "otaku", di scarsa qualità, caratterizzate dallo stesso tratto trito e ritrito e le stesse scadenti caratteristiche, e la stessa inutile "robaccia" fatta di poppe giganti e così via (a buon intenditor). :)
view post Posted: 7/2/2011, 03:57     +12^ Lezione - Corso di giapponese - CORSO DI GIAPPONESE

LA PRONUNCIA



Introduzione



Prima di addentrarci nello studio vero e proprio, ovvero nello studio del sillabario kana, è necessario comprendere altri concetti fondamentali di questa lingua, a cominciare dalla pronuncia.
Questa esaustiva lezione sarà interamente dedicata alla fonetica o più semplicemente alla pronuncia (hatsuon in giapponese) e ai suoni distintivi che costituiscono i mattoni fondamentali per poter comunicare nella lingua parlata.
A tutti sarà capitato, almeno una volta, di ascoltare un giapponese e di rendersi conto quanto sia differente il suono della loro lingua dalla nostra. Un aspetto peculiare della pronuncia giapponese è la sua uniformità e omogeneità di tono, tanto da sembrare una lingua piatta e monocorde.
Questo non è sempre vero, ma in parte la si potrebbe definire così, senz'alcuna accezione negativa. Difatti, il giapponese è una lingua isòcrona, cioè le sillabe che costituiscono una parola hanno tutte la medesima durata e si pronunciano con lo stesso intervallo di tempo. Nella lezione precedente ho accennato alla "mora", l'unità di suono usata in fonologia, che determina la quantità di una sillaba, spesso determinando anche l'accento.
Nel caso del giapponese, le sillabe avranno tutte la stessa durata. E' per questo che ascoltando, ad esempio, un telegiornale -dove il linguaggio è ben scandito, molto chiaro e volutamente privo di particolari inflessioni- si avrà la netta sensazione che le frasi siano un complesso omogeneo di suoni; volendo renderla in senso figurato, un po' come un'automobile che si muove in linea retta a velocità costante senza accelerare, né decelerare.

Questo è un concetto fondamentale da tenere a mente, ma è bene anche ricordare che qui si parla di "durata" del suono e non di inflessioni o altezza del suono.
Basterà ascoltare le voci di un film per rendersi conto che l'altezza del suono varia di continuo, passando da toni ascendenti a toni discendenti, pur mantenendo sempre la stessa durata nel pronunciare le sillabe, a prescindere dalla velocità con la quale si parla.
Ogni singola sillaba, perciò, sarà da considerarsi come un singolo battito ritmico, scandito dalla successiva.
Se la parola sarà composta da quattro sillabe, avremo quattro battiti (se preferite, le "morae") della stessa durata, come nel cognome Kurosawa:

KU - RO - SA - WA

Immaginate di scandire il tempo di una semplice canzone: 1, 2, 3, 4...1, 2, 3, 4...
E' evidente che ogni battito avrà la stessa durata, quindi il discorso si potrà applicare alle sillabe. Certo, parliamo solo di tempo, non di melodia.
Questo cognome -che ho volutamente utilizzato per l'esempio, perché, come quasi tutti sanno, si tratta del famoso regista Kurosawa Akira- l'avrete sentito pronunciare mille volte in Tv.
Ed è appunto per questo che l'ho usato. Tutti, con rare eccezioni, sbagliano a pronunciare nome e cognome (o cognome, nome, come ho scritto io per rispettare l'ordine di scrittura giapponese) perché si tende ad "allungare" la durata di alcune sillabe: la sillaba sa nel caso del cognome; la sillaba ki nel nome.

Per rendere l'idea si potrebbe scriverla così: Kurosaawa Akiira.
Così pronunciata, come in effetti l'italiano normalmente fa, l'accento cade naturalmente sulla vocale a del cognome e sulla i del nome, allungando, di conseguenza, la durata stessa della sillaba e snaturando la pronuncia originale.
In realtà, la giusta pronuncia è più vicina a una cosa di questo tipo: Kurosawa Akira.
In questo specifico caso, è un po' come se le vocali finali risultassero, lo dico impropriamente, "accentate", perché il tono che "fluisce" lungo l'intera parola costituita da suoni della stessa durata, finisce col cadere sull'ultima sillaba. Ciò la rende, appunto, "accentata" alle nostre orecchie.
Non è sempre così, poiché in giapponese esistono le vocali lunghe e le vocali corte, e vi sono variazioni di tono che possono determinare alcune differenze.
Ma, in linee generali, questa è l'idea che sottintende alla pronuncia nelle sue componenti principali.

Qualora alcune cose non dovessero risultare subito chiare, non preoccupatevi. Le capirete al volo non appena comincerete a mettere le mani sul sillabario e a comprendere come si formano le parole.
L'unica cosa che dovete davvero ricordare per ora è: le sillabe hanno tutte la stessa durata di suono.
E presto impararete a capire come funziona esattamente il meccanismo.


Le sillabe e i suoni



Le sillabe


Parliamo ora delle sillabe e del modo in cui vengono composte. Per rendere il compito meno arduo ho preparato uno schema molto semplice riguardante i diversi tipi di sillabe, seguito da una lista dei fonemi o suoni, per dirla più semplicemente, presenti nella lingua giapponese contemporanea con i quali queste si formano.

Le sillabe giapponesi sono "sillabe aperte", ovvero sillabe terminanti per vocale. In tutto abbiamo sette tipi di sillabe, suddivisibili in due gruppi.


<---------->



Primo gruppo - generale

Tipologie:
1a) Consonante + Vocale (il più comune)
Esempio: "sa"

1b) Consonante + Semi-vocale + Vocale
Esempio: "kya"

1c) Semi-vocale + Vocale
Esempio: "ya" o "wa"

1d) Vocale
Esempio: "a"

Secondo gruppo - speciale (suoni sillabici)

Tipologie:
1a) Suono sillabico nasale
Esempio: "n" di "saN"

1b) Consonante doppia
Esempio: "-pp-" di "niPpon" (trad: Giappone)

* N.b.: La sillaba che si utilizza per avere raddoppiamento consonantico in giapponese non fa parte del sillabario. E' una sillaba speciale e utilizzata per questo specifico caso. Il raddoppiamento come tale è ben distinto nel suono, ma non viene contemplato nella forma come sillaba del kana.

1c) Sillaba speciale - seconda sillaba in una vocale lunga
Esempio: "-aa-" di "okaAsan" (trad: mamma)

* N.b.: Anche in questo caso, la vocale lunga è considerata come un particolare tipo di conformazione sillabica, non contemplato nel sillabario kana. Sono vocali lunghe, come "aa, oo, ou, ee" ecc., che si formano dall'unione di due vocali.

In altre parole, non troverete le vocali lunghe o il simbolo per il raddoppiamento nella tabella del sillabario kana, ma si tratta di segni o costruzioni che verranno studiate a parte per comporre le sillabe in un certo modo e poter riprodurre quei suoni particolari: raddoppiamento, allungamento, ecc.

Inoltre, ci son da fare ancora una paio di annotazioni su questi due gruppi. E' bene ricordare che le semi-vocali, la "y" ad esempio, possono essere seguite solo dalle vocali "a, u, o" (ovvero le sillabe del kana: ya - yu - yo).
Nel gruppo generale alla voce (1b) l'unica semi-vocale possibile sarà solo e sempre la y, come in kya, ryo, nyu, ecc.
Infine, tutti i suoni sillabici del secondo gruppo speciale non potranno mai apparire da soli, ma saranno sempre elemento costituente di una o più sillabe.
La consonante "n", come singola parola, è l'unico caso di sillaba presente nel kana che non esiste come termine a sé stante. Ma su questo ci torneremo più in là, quando studieremo il sillabario.


I suoni


Vediamo quali sono ora i suoni fondamentali -consonanti, semi-vocali e vocali- con i quali si formano le sillabe presenti nel kana.
Qui si parla di fonemi, suoni costituenti un'unità fonologica dotata di carattere distintivo, ovvero di elementi foneticamente differenti fra loro che, combinati, costituiscono parole differenti.
Questa è la definizione, ma volendo semplificarla diremo che si tratta di unità di suono autonome, come lo sono le vocali e le consonanti del nostro alfabeto.

I fonemi del giapponese moderno includono 14 consonanti, 2 semi-vocali e 5 vocali.
Osserviamo questo specchietto riassuntivo:
a) Consonanti: k - g - s - z - t - c (ch) - d - n - h - b - p - m - r - g (nasale)
b) Semi-vocali: y - w
c) Vocali: a - i - u - e - o

* N.b.: Le vocali sono presenti come sillabe, le prime che imparerete, nel kana. Inoltre, l'ordine con il quale le ho scritte non è casuale (a, i, u, e, o), perché è esattamente lo stesso ordine "alfabetico" per ogni categoria di sillabe, utilizzato anche in molti dizionari. Un po' come i nostri dizionari che vanno dalla A alla Z, i dizionari giapponesi vanno dalla sillaba a alla sillaba wo, l'ultima del sillabario kana.


Vediamo adesso la pronuncia di questi fonemi o dei suoni base derivanti dall'unione di alcuni fonemi. In spoiler ho inserito link ad alcuni file audio per ascoltare come vengono effettivamente pronunciate queste tre diverse tipologie. Vi consiglio di aprire sempre il link in una nuova scheda o finestra. Se non dovessero funzionare e dovesse uscire semplicemente il sito dal quale li ho prelevati, come capita a me con alcuni, fate copia-incolla del link nella barra degli indirizzi in alto e caricateli. Così potrete ascoltarli. Inoltre, vi suggerisco di prestare bene attenzione alla durata delle singole sillabe per cominciare a familiarizzare con il concetto spiegato all'inizio di questa lezione. L'elenco segue il nostro ordine alfabetico:

Consonanti:

b - Pronunciata in maniera molto simile all'italiano, solo più leggera.
Il vocabolo ban-gohan che vuol dire "cena" o, come in quest'esempio, il vocabolo kaba che sta per "ippopotamo" .
http://japanese.about.com/library/media/audio/kaba.wav


ch - La consonante c non esiste come suono a sé stante in giapponese, ma solo nella forma ch, ovvero dall'unione dei fonemi c e h. Si pronuncia come la c dolce di cielo.


d - Pronunciata come in dado, ma più dolcemente.
Il vocabolo kodomo che vuol dire "bambino".
http://japanese.about.com/library/media/audio/kodomo.wav


f - Non è inclusa fra i fonemi elencati, perché è compresa nel fonema h. Riprodurne il suono non è facile, perché non è una semplice f. Tanto per cominciare il labbro inferiore e gli incisivi superiori non devono toccarsi. Per pronunciare questa particolare f cercate di muovere all'indietro il labbro inferiore, mentre "soffiate", il risultato dovrebbe migliorare ancora. Se non ci riuscite però non dannatevi e pronunciatela possibilmente senza che i denti tocchino il labbro inferiore (basta un po' d'esercizio).
La troviamo nel kana solo come sillaba fu.
Il vocabolo futsuka che vuol dire "secondo giorno del mese".
http://japanese.about.com/library/media/audio/futsuka.wav


g - Pronunciata come la g di gatto a inizio parola. Solitamente pronunciata come g nasale quando non è a inizio parola, ma per ottenere la pronuncia corretta in quest'ultimo caso ci vuole un po' di esercizio.
A inizio parola: il vocabolo gaka che vuol dire "pittore".
http://japanese.about.com/library/media/audio/gaka.wav

Non a inizio parola: il vocabolo kangaeru che vuol dire "pensare", "riflettere".
http://japanese.about.com/library/media/audio/kangaeru.WAV


h - Sempre aspirata. Questo suono non è presente in lingua italiana, ma è molto simile alla h del verbo inglese have o del sostantivo house ecc. Seguita dalla vocale u diviene la sillaba fu del kana, di cui abbiamo parlato poc'anzi.
Il vocabolo asa-gohan che vuol dire "colazione".
http://japanese.about.com/library/media/audio/asagohan.wav


j - Non inclusa fra i fonemi, poiché derivante dal suono g pronunciato come la g dolce di gioco.
Non viene pronunciata esattemente come la nostra g dolce, ma è una specie di via di mezzo fra quest'ultima e la j del francese je. Non pronunciatela mai interamente alla francese, come fanno molti italiani, specialmente nei telegiornali o nelle telecronache sportive, perché è una pronuncia errata.
Ascoltate il file attentamente per cominciare a farvi un'idea.
Il vocabolo shokuji che vuol dire genericamente "pasto", un qualsiasi pasto della giornata.
http://japanese.about.com/library/media/audio/shokuji.wav


k - Pressoché uguale alla pronuncia che conosciamo. Solo un po' più "soffiata", cioè accompagnata da una leggera emissione d'aria quando viene pronunciata.
Il vocabolo kaku che, come verbo, vuol dire "scrivere".
http://japanese.about.com/library/media/audio/kaku.WAV


m - Come in italiano.


n - Come in italiano, quando è seguita da vocale e forma una delle cinque sillabe del kana (na, ni, nu, ne, no - notare l'ordine che segue lo stesso delle vocali come vi ho detto in precedenza: a, i, u, e, o).
Pronuncia nasale quando è sillaba autonoma. Come ho già spiegato è l'unica consonante singola ad apparire come sillaba del kana, ma al tempo stesso a non costituire un termine a sé stante perché dev'essere sempre seguita o preceduta da altri elementi.
Il vocabolo nomimono che vuol dire "bibita" o, genericamente, "cosa da bere".
http://japanese.about.com/library/media/audio/nomimono.wav

Con la pronuncia nasale: il vocabolo denwa, che vuol dire "telefono".
http://japanese.about.com/library/media/audio/denwa.wav

O, ancora, il vocabolo kenchikuka, che vuol dire "architetto".
http://japanese.about.com/library/media/audio/kenchikuka.wav



p - Pressoché uguale alla pronuncia italiana.
Il vocabolo supootsu-kaa, traslitterazione dall'inglese "sports car", col significato ovviamente di "macchina sportiva".
http://japanese.about.com/library/media/au...supootsukaa.wav


r - Questo suono è completamente diverso da quello che conosciamo. La lingua non si flette all'indietro per produrre una vibrazione a contatto col palato, ma lo tocca leggermente poco al di sopra degli incisivi superiori producendo un suono vicino alla d in italiano. E' necessario non spingere la lingua verso o contro gli incivisi superiori per evitare di pronunciarla esattamente come la nostra d. Il suono, se vogliamo, è una via di mezzo fra un r e una d. Inoltre, la consonante r può essere anche pronunciata l, come la l di luce; si sente spesso nelle canzoni, testi poetici o recitati e così via. Questo tipo di pronuncia è più comune fra le donne.
Esistono anche casi in cui la r viene pronunciata in maniera molto simile all'italiano, specialmente nel linguaggio più vernacolare o aggressivo. Basterà ascoltare i personaggi di molti anime di Nagai per riuscire a udire una r "vibrata". Ma, solitamente, i giapponesi sono incapaci di pronunciare questo tipo di consonante alla nostra maniera e incontrano grosse difficoltà in italiano, sempre relativamente alla pronuncia (ma non solo), per questo motivo.
Avremo modo di riparlarne.
Ad ogni modo, atteniamoci alla pronuncia base di cui parlavamo. Ascoltate attentamente i file audio.
Il vocabolo sanrinsha, che vuol dire "triciclo".
http://japanese.about.com/library/media/audio/sanrinsha.wav

Il vocabolo daidokoro che vuol dire "cucina". Prestate attenzione anche al suono della d.
http://japanese.about.com/library/media/audio/daidokoro.wav

L'espressione irasshaimase che vuol dire "benvenuto/a/i/e". Si usa come forma di saluto per dare il benvenuto a un cliente in un negozio, un ristorante ecc. da parte di chi gestisce. Un commesso in un negozio dirà sempre così a un cliente che entrerà.
http://japanese.about.com/library/media/au...rasshaimase.wav

Qui la consonante è leggermente più marcata. Il vocabolo shiru che vuol dire "sapere", "conoscere".
http://japanese.about.com/library/media/audio/shiru.WAV


s - Come la s sorda in sasso. Se è seguita dalla vocale i abbiamo la sillaba shi di cui si parla poco più in basso. Seguita dalle altre vocali avremo le restanti quattro sillabe con questa consonante con la s pronunciata come in sasso.
Le cinque sillabe: sa, shi, su, se, so.


sh - Suono distintivo derivante dall'unione dei fonemi s e h. Come accennato poc'anzi, la pronuncia è differente. Difatti è simile alla sc di scivolo, ma nel complesso molto meno marcata.
Il vocabolo shinshitsu che vuol dire "stanza da letto".
http://japanese.about.com/library/media/audio/shinshitsu.wav

Il vocabolo jidousha che vuol dire "automobile". La sillaba sha è formata dalla sillaba shi e dalla semi-vocale ya, ma è un argomento che verrà affrontato più in là nello studio del kana.
http://japanese.about.com/library/media/audio/jidousha.wav


t - Pressoché uguale alla pronuncia italiana.
Il vocabolo chikatetsu che vuol dire"metropolitana".
http://japanese.about.com/library/media/audio/chikatetsu.wav


ts - Altro suono distintivo formato dall'unione dei fonemi t e s. Come sillaba appare nella forma tsu, unica presente con questo suono. L'avrete sentita pronunciare migliaia di volte, in questo caso quasi sempre correttamente, con la parola tsunami.
Ascoltare nuovamente il vocabolo chikatetsu.

Il vocabolo tsukue che vuol dire"scrivania", "tavolo", "banco" ecc.
http://japanese.about.com/library/media/audio/tsukue.wav


z - Come la z dolce o sonora di zaino. L'importante è che non sia "troppo" sonora. In ogni caso, è molto facile pronunciarla per un italiano.
Il vocabolo mizu che vuol dire"acqua".
http://japanese.about.com/library/media/audio/mizu.wav

Il vocabolo nezumi che vuol dire "topo".
http://japanese.about.com/library/media/audio/nezumi.wav

Il vocabolo shizen che vuol dire "natura".
http://japanese.about.com/library/media/audio/shizen.mp3



Semi-vocali:

w - Simile alla u in italiano.
E' sempre seguita dalle vocali a e o con le quali forma le due sillabe del kana: wa e wo.
La prima sillaba è presente nella formazione di moltissime parole, mentre la seconda esiste solo come particella per il complemento oggetto e pronunciata solitamente o, come la vocale, e per questo spesso traslitterata o in rōoma-ji, al posto del meno comune wo.
Il vocabolo warau che vuol dire "ridere".
http://japanese.about.com/library/media/audio/warau.WAV

La particella wo, come detto preferibilmente traslitterata o, del complemento oggetto:
http://japanese.about.com/library/media/audio/o.mp3


y - Come la i in italiano.
E' sempre seguita dalle vocali a, u, o con le quali forma le tre sillabe del kana: ya, yu e yo, rispettivamente pronunciate ia, iu, io con la seconda vocale accentata.
Il vocabolo yasai che vuol dire "verdura".
http://japanese.about.com/library/media/audio/yasai.wav

Il vocabolo yuki che vuol dire "neve".
http://japanese.about.com/library/media/audio/yuki.wav

Il vocabolo yomu che vuol dire "leggere".
http://japanese.about.com/library/media/audio/yomu.WAV



Vocali:

Le vocali in giapponese sono cinque come in italiano e pronunciate pressappoco allo stesso modo con alcune eccezioni. Preferibilmente andrebbero memorizzate nell'ordine a - i - u - e - o per i motivi che ho spiegato in precedenza.
Tuttavia, c'è da aggiungere qualcosa a riguardo. Queste vocali vanno pronunciate tendenzialmente "chiuse". Si deve evitare di aprire troppo la bocca, altrimenti come conseguenza le vocali risulteranno troppo "aperte". Avrete notato tutti, guardando i giapponesi parlare, l'abitudine a non aprire molto la bocca o ad allargare le labbra. E' anche per questo che loro tendono a pronunciare le vocali molto chiuse.
In ogni caso, qui di seguito ho inserito i file audio per le cinque vocali in modo che possiate ascoltarle e cogliere le differenze con le vocali nella nostra lingua.



Vi sarete resi conto, ascoltando, che le vocali vengono pronunciate chiuse e che vi sono un paio di differenze con l'italiano.
Le vocali i e u, la seconda in particolare, sono pronunciate senza arrotondare le labbra e ciò risulta chiaro dall'ascolto. Inoltre, queste due vocali tendono a diventare "mute" o parzialmente "mute" quando sono precedute o si trovano fra due consonanti "pure", ovvero non sonorizzate, come, ad esempio, k, s o h.
Questo avrà come risultato una caduta dell' "accento" sulla sillaba precedente o successiva, a seconda del vocabolo.
E' il caso di parole come aki, "autunno", o musuko, "figlio".
Nel primo esempio, la vocale a risulterà accentata, in virtù del fatto che la vocale della sillaba ki risulterà parzialmente accennata; nel secondo esempio, sarà la vocale o a risultare accentata, poiché avremo la u di su quasi totalmente muta.
Non è proprio necessario comprendere questo meccanismo -anche se è pur sempre utile avere un'idea di certe cose- perché il modo corretto di pronunciare le parole si apprende con l'ascolto. Per questo vi suggerisco di riascoltare i vocaboli visti sin qui per comprendere meglio come le vocali si comportano in casi molto differenti fra loro.
Ad ogni modo, qui di seguito vi sono i due file audio relativi agli esempi appena visti.

Il vocabolo aki:
http://japanese.about.com/library/media/audio/aki.wav

Quindi, non aki con l'accento sulla i.


E il vocabolo musuko:
http://japanese.about.com/library/media/audio/musuko.wav

Perciò, non musuko con l'accento sulla prima u.


Credo che quanto spiegato finora vi abbia già dato un'idea molto sostanziosa della lingua nei suoi tratti generali, almeno per ciò che riguarda le basi.
Ci saranno altri argomenti da trattare per completare questa vasta introduzione alla lingua, prima di affrontare lo studio vero e proprio.
Questa lezione era un po' più tecnica e complessa rispetto alla precedente, ma so di parlare con gente adulta e vaccinata, e soprattutto molto intelligente e con una certa cultura. Altrimenti, avrei posto tutto in termini molto più semplici e immediati. Ma in questo modo, a mio parere, avrete la possibilità di farvi un quadro davvero completo della lingua nei suoi stadi iniziali e organizzare delle solide basi per quello che verrà. Non dovete imparare tutto in un giorno e una notte, ma dovrete leggere e rileggere per comprendere meglio i vari punti. Qualora aveste bisogno di chiarimenti basterà chiedere nell'apposita discussione e farò di tutto per soddisfare ogni vostra esigenza a riguardo. ^_^
Tuttavia, spero di essere stato non solo esauriente, ma soprattutto chiaro nonostante la complessità dell'argomento. Purtroppo, la lingua giapponese è molto complicata in alcuni suoi aspetti e per evitare che questi diventino ancora più complicati è bene cercare di affrontare queste difficoltà sin dall'inizio.
Credetemi, dopo che avrete davvero appreso tutto questo pot-pourri di argomenti sulle basi della lingua e avrete dipinto un quadro mentale di come tutto funziona, vi verrà tutto più facile, perché sarà semplicemente tutto più familiare.
Ma ci vuole un po' di tempo per assimilare i concetti e le cose è inutile farle a metà.
E' necessario ripassare...


Un consiglio



Appunto, visto che è necessario ripassare, più che un consiglio vi do una piccola lezioncina da fare. Immagino che vi piacerà, perché dovrete studiare seguendo il vostro argomento preferito: i personaggi di Nagai.
Vi spiego brevemente di cosa si tratta. In questa sezione, come ben sapete, sono presenti molti testi tradotti di sigle giapponesi delle varie serie, corredati di versione traslitterata, quindi in rōoma-ji (ripeto spesso i termini non perché vi voglio male, ma per far sì che li imprimiate nella mente in modo indelebile :D ), e di traduzione.
Ebbene, vi suggerisco (anzi, ve lo impongo...se volete imparare :P ) di ascoltare le sigle seguendo la forma traslitterata in basso. Diversamente da quanto avete fatto finora, magari semplicemente leggendo qua e là e canticchiando come meglio veniva, tenete bene a mente quello che avete studiato, mettete a confronto i vari suoni, cercati di comprenderli e di cogliere le caratteristiche di cui vi ho parlato.
All'inizio sarà difficile riuscire a percepire determinati suoni, ma con l'aiuto della traslitterazione e con un po' d'impegno, comincerete a ottenere ottimi risultati.
Vi consiglio di ascoltare prima tutta la canzone seguendo il testo nel tentativo di riuscire a percepire subito i suoni che avete appena studiato.
Poi, di volta in volta, cominciate ad ascoltare singoli pezzi fin quando non sarete capaci di sentire quella sillaba e la sua pronuncia più familiari. Insomma, dovete cominciare a fare l'abitudine con la lingua, sempre in proporzione a quello che dovrete imparare in questo breve corso (se poi continuerà, tanto meglio), in maniera quantomeno sufficiente.
I testi di canzoni sono molto utili, proprio perché è divertente apprendere così, soprattutto se si tratta dei propri beniamini o della propria passione. Un'ultima cosa da dire è che non dovete farvi ingannare dal modo in cui certe sillabe vengono pronunciate, magari diversamente da quello che avete studiato: ricordate che si tratta di canzoni e come in italiano, il ritmo ha la precedenza sulla "dizione".
Ma anche in questo caso, io sono qui apposta per dissipare tutti i vostri dubbi.
Basterà chiedere e sarà dato.



Bene, buon divertimento (speriamo :lol: ) e alla prossima lezione! :beer:

Edited by MusashiMiyamoto - 25/2/2015, 18:01
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