La prima volta che si sentì parlare di Dai Mazinger, in Italia, fu su un numero di Mangazine, edizione Granata Press, in un lungo dossier su Dangaio (stava per essere pubblicata la videocassetta). A quanto si diceva nell'intervista, il primo progetto prevedeva un remake di Mazinger Z. Sarebbe stato addirittura pronto un film pilota. Ma alla fine la Toei aveva dato il suo veto, e alla AIC, piccola casa di produzione di anime, non restò che rinunciare alle sue intenzioni originali. Del Dai Mazinger, a quanto pare, non si seppe più nulla. Amando moltissimo le serie di Mazinga, mi era sempre rimasta la curiosità di come sarebbe risultato questo Dai Mazinger. Cominciai le ricerche con l'avvento di internet, ma per anni non trovai nulla. Qualche aritcolo sparso, ma nessuna immagine. Solo qualche anno fa, mi imbattei per caso in un negozio online che vendeva una rivista dell'epoca (era il 1984) in cui si presentava proprio Dai Mazinger. Feci in modo di procurarmi quella rivista, e questo è quello che vi era contenuto
Notate, in bassa a sinistra in che modo viene reso il pilder, e come risultava il robot dopo l'agganciamento.
In alto, Koji, in abiti privati e in tuta da battaglia, e Shiro, in versione Toshiki Hirano.
In basso a sinistra Sayaka, al centro il Dottor Hell, a destra il barone Ashura.
Con il tempo spuntò fuori anche questa immagine, un probabile rodovetro del film pilota.
Non manca nemmeno un primo schizzo di Go Nagai in persona che, evidentemente, caldeggiava questo remake.
Dopo l'abbandono del progetto Dai mazinger, non mancarono le reinterpretazioni di illustratori anche famosi:
per esempio in questa illustrazione pubblicata nel numero di Maggio del 1986 nella rivista Newtype, a corollario di un articolo sugli anime robotici. (scusate la pessima qualità ma era in formato francobollo e ho usato lo scanner alla massima potenza.)
Negli anni a seguire, il progetto fu completamente dimenticato. Fino all'anno 2008, quando alla Dynamic Productions, spinti anche da bandai, decisero di iniziare un nuovo progetto su Mazinga. Tale progetto doveva prendere il nome, appunto di Dai Mazinger.
Ci furono naturalmente vari stadi di design, prima che la Bandai decidesse che, dopotutto, era meglio puntare sul look originale del robot. Il progetto Dai Mazinger fu nuovamente abbandonato in favore di Shin Mazinger Shougeki Z Hen. Tuttavia è interessante notare quante ipotesi di design siano state concepite per Dai Mazinger.
Per esempio: un primo progetto di Nagai lo vedeva cosi:
Il design è evidentemente ripreso da un precedente remake di Mazinga curato da Nagai, e apparso solo in manga, Z Mazinger. Il progetto prevedeva che Koji sarebbe stato affiancato, oltre che da Sayaka, anche da altri due piloti. Oltre ad Artemina, pilotata da Sayaka,
ad affiancare Mazinga ci sarebbero stati anche l'Arrow Fighter
e il Mazingerhawk
in grado di trasformarsi in aereo da combattimento.
Una prima rielaborazione di Tsuyoshi Nonaka, ingegnere della Bandai, prevedeva che il Dai Mazinger fosse cosi:
Anche il Mazingerhawk subì un restyling assumendo questa forma:
In questa fase, il sistema di agganciamento del Pilder risultava il seguente:
Come si può notare era molto simile al sistema di agganciamento del Bosspalder di Astro Robot
Vennero proposti anche altri progetti, uno più diverso dall'altro, per il design del robot:
Anche il Mazingerhawk cambiò stile
e si pensò addirittura di dotarlo di un Rocket Kick,
per contrapporlo al Rocket Punch dello Zetto. Fu in questa fase che si pensò di agganciare il Mazingerhawk allo Zetto, facendolo diventare di fatto il Jet Scrander di questa serie:
Ma ci furono anche altri design, per l'armata Mazinger, come per esempio questi:
Un Mazingerhou (Mazincannone, Hou = cannone, in giapponese) e una Artemina dotata di missili a lunga gittata, evidente citazione di un vecchio episodio di Mazinga Z.
Un altro progetto
prevedeva, oltre ad un Daimazinger al centro, un Mazinganesh (con la proboscide da elefante) e un Mazindiver, evidentemente ispirato al Getter 2. (Sul Mazingundam non mi pronuncio, immagino sia uno scherzo.)
In particolare, il Daimazinger,
risulta essere addirittura un design originale di Go Nagai, ripulito da Nonaka, addirittura anteriore a quello simil Z Mazinga.
Il design piu interessante ce l'ha, forse la base del Dai Mazinger, il Battle Carrier Z
Come si può vedere si tratta di un enorme sommergibile in grado di trasportare tutta l'armata Mazinger.
Un ennesimo design per Dai Mazinger, invece, prevedeva un design classico
ma un'attualizzazione dell'armamentario a disposizione del robot:
Motore fotonico posto nel ventre
Raggio termico, rimasto sul classico.
Iron Cutter, molto simile a quello della linea 1901
Rocket Punch, che richiama molto la scena del Pazzo mondo, con quei piccoli propulsori posteriori, o anche l'XR-2 di Ben Dunn.
Il Rust Hurricane è il più interessante:
Qui si prevedeva che Mazinga avesse una vera e propria faccia, piu o meno come Daikengo.
Il Missile Punch, o missile centrale
è stato spostato nelle gambe.
Anche di questo però non se ne fece niente. Peccato, perché secondo me era il design piu interessante di tutti.
A questo punto si pensò di rivoluzionare ulteriormente il concetto di Mazinger dandogli un nuovo potere: il Big Bang Punch. Un primo progetto lo prevedeva cosi:
Ma questo design rendeva difficile la costruzione di un eventuale SOC, per cui si cercò una soluzione piu realistica e realizzabile:
di cui esiste anche un prototipo:
In questa fase subirono una variazione anche il Mazingerhawk:
che divenne una specie di backpack
e il resto dell'armata Mazinger:
Si pensò anche di far comparire il Grande Mazinga, per cui furono preparati ben due design:
In questa fase, come vediamo anche il Grande Mazinga si può trasformare in pugno, mentre in quest'altro design
abbiamo un robot predisposto per il corpo a corpo e dotato anche di armi bianche
oltre al tradizionale Breast Burn
Non manca nemmeno il sistema Brain Condor
Tutto questo è stato poi riversato nella serie Shin Mazinger Z, con le dovute modifiche. Si psera, visti anche gli ultimi design , che la Bandai voglia davvero continuare la saga con un capitolo dedicato al Grande Mazinga.
Si ringrazia il blog spagnolo
http://mazinsaurus.wordpress.com/ per le scansioni fornite. Oltre a permettermi di risparmiare il libro, queste scansioni mi hanno permesso di soffermarmi su certi dettagli che altrimenti non avrei potuto osservare cosi bene.
