Il Pazzo Mondo di Go Nagai

Articoli: Daikengo e God Sigma

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icon13  view post Posted on 14/3/2015, 14:15     Top   Dislike
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Per chi fosse interessato, questi sono i miei articoli dedicati a due Super Robots molto amati in Italia, specialmente God Sigma.

God Sigma
fumettodautore.com/magazine/75-cuore-e-acciaio/4853-god-sigma

Daikengo
fumettodautore.com/magazine/75-cuore-e-acciaio/4804-daikengo-il-guardiano-dello-spazio

Buona lettura!
 
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view post Posted on 14/3/2015, 15:33     +1   Top   Dislike
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Ho letto l'articolo su Daikengo e sono d'accordo sulla natura di dio/demone del robot protagonista (Majin) ma di come questo particolare "semivivente" del robot sia poco accennato riducendo di fatto Daikengo al classico robot pilotabile.
E' vera anche la somiglianza tra Roboleon e Briking di Kyashan dovuta ad un elemento comune tra le due serie : il mecha design di Kunio Okawara che si è occupato di diverse serie della Tatsunoko (cosa che traspare anche in altri particolari come il cavallo di Bryman simile a Sagittarius/Daitemba di Yattodetaman, le astronavi nemiche a tema scheletrico e al senso di "pesantezza" semirealistica che danno in generale i mecha)
La serie a me non dispiace anche se traspare molto la modesta realizzazione e gli sceari poveri e quasi sempre simili (nonostante la storia si svolga in diversi pianeti). Serie come Starzinger o Galaxy Express davano meglio la sensazione di viaggio interplanetario. Qui è tutto un po' troppo semplicistico e B movie.
Da parte mia apprezzo l'umorismo di Roboleon come quello di Gaizok di Zambot, l'unica cosa un po' trash e assurda è che esista un napoleone spaziale, ma questo direi che è coerente con le estrosità giapponesi e con il loro gusto per l'esotico e l'associazione di questo all'alieno (es. tutti i nomi delle armi dei robot in Inglese, il nome anglofono Duke Fleed di Goldrake) e i vari ammiccamenti alla mitologia giapponese anche quando si parla di alieni o demoni (es i robottoni simili a samurai).
Comunque ritengo Roboleon un personaggio molto cattivo e ben riuscito che proprio con i suo fare buffonesco sottolinea la propria viltà, ipocrisia il suo essere subdolo e servile nei confronti della propria principessa e il suo essere sempre pronto a giocare sporco (cosa rappresentata bene dalla sua spada telecomandata)
 
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QUOTE (GOTAN X @ 14/3/2015, 15:33) 
Ho letto l'articolo su Daikengo e sono d'accordo sulla natura di dio/demone del robot protagonista (Majin) ma di come questo particolare "semivivente" del robot sia poco accennato riducendo di fatto Daikengo al classico robot pilotabile.
E' vera anche la somiglianza tra Roboleon e Briking di Kyashan dovuta ad un elemento comune tra le due serie : il mecha design di Kunio Okawara che si è occupato di diverse serie della Tatsunoko (cosa che traspare anche in altri particolari come il cavallo di Bryman simile a Sagittarius/Daitemba di Yattodetaman, le astronavi nemiche a tema scheletrico e al senso di "pesantezza" semirealistica che danno in generale i mecha)
La serie a me non dispiace anche se traspare molto la modesta realizzazione e gli sceari poveri e quasi sempre simili (nonostante la storia si svolga in diversi pianeti). Serie come Starzinger o Galaxy Express davano meglio la sensazione di viaggio interplanetario. Qui è tutto un po' troppo semplicistico e B movie.
Da parte mia apprezzo l'umorismo di Roboleon come quello di Gaizok di Zambot, l'unica cosa un po' trash e assurda è che esista un napoleone spaziale, ma questo direi che è coerente con le estrosità giapponesi e con il loro gusto per l'esotico e l'associazione di questo all'alieno (es. tutti i nomi delle armi dei robot in Inglese, il nome anglofono Duke Fleed di Goldrake) e i vari ammiccamenti alla mitologia giapponese anche quando si parla di alieni o demoni (es i robottoni simili a samurai).
Comunque ritengo Roboleon un personaggio molto cattivo e ben riuscito che proprio con i suo fare buffonesco sottolinea la propria viltà, ipocrisia il suo essere subdolo e servile nei confronti della propria principessa e il suo essere sempre pronto a giocare sporco (cosa rappresentata bene dalla sua spada telecomandata)

Ottime osservazioni... mi fa piacere averle "suscitate". :)

E' mia personalissima opinione che Roboleon è molto più riuscito di Gaizok, che rappresenta uno dei tanti anelli deboli della serie "Zambot 3".
 
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view post Posted on 16/3/2015, 18:34     +1   Top   Dislike
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CITAZIONE (Knight1977 @ 14/3/2015, 20:41) 
E' mia personalissima opinione che Roboleon è molto più riuscito di Gaizok, che rappresenta uno dei tanti anelli deboli della serie "Zambot 3".

Io credo che questo sia dovuto ad una differenza di base :
Roboleon ha una personalità propria, seppur stereotipata, ed è mosso da motivazioni e caratteristiche individuali come un normale essere umano di qualunque anime o manga.
Se è buffo lo è per i suoi difetti (sporcaccione, goffo) se è malvagio lo è per libero arbitrio (ingannevole, privo di scrupoli).
Butcher e i Gaizok invece hanno una psicologia molto più semplice e lineare, ma non per noncuranza o superficialità degli autori ma per precisa scelta di sceneggiatura.
I Gaizok sono come cellule di un organismo o ingranaggi di un macchinario e agiscono unicamente per raggiungere il loro scopo di distruzione esattamente come farebbe un terremoto o un cataclisma naturale. Nonostante i siparietti comici e le idiozie non manifestano mai una personalità realmente definita, ne ambizioni ne debolezze.

Emblematico è a tale riguardo l'atteggiamento dei cattivi rispetto ad una situazione che si verifica sia in Daikengo che in Zambot : l'isolamento del protagonista abbandonato anche dai propri compatrioti.
Mentre è Roboleon a far si che Ryger venga esiliato, proponendo al pianeta Emperius un trattato di pace fraudolento, in Zambot sono gli stessi terrestri a trattare con diffidenza la famiglia Jin. Butcher non approfitta mai della cosa a proprio vantaggio alimentando la diffidenza dei terrestri nei confronti di Zambot, anzi è disinteressato ad ogni dialogo con i terrestri limitandosi ad appendere ai palloni i delegati e usarli come tirassegno. L'unica cosa che gli interessa è uccidere sia che lo faccia frontalmente (con i mostri giganti) sia che lo faccia strategicamente (con le bombe umane).
L'unico sentimento individuale e reale Butcher lo mostra nei confronti del computer supremo, quando manifesta paura, quando vengono raccontate le sue origini (un primitivo trasformato in cyborg affinché eseguisse le volontà del cervellone) quando viene rimproverato per la sua frivolezza e inettitudine e quando (nella penultima puntata) si stupisce che gli venga ordinato di comandare in prima linea la battaglia.
E comunque anche nel momento della morte, Butcher non si scompone più di tanto, accettandola nell'ottica della propria funzione di "burattino omicida".
Credo che il fascino dei cattivi di Zambot stia proprio in questa loro "disumanizzazione".
Roboleon è diverso, è umano, da valore alla propria vita ed ha paura di perderla, è in grado di percepire se stesso al di fuori del compito che deve eseguire, è ambizioso, si sopravvaluta, è capace di tradire

Edited by GOTAN X - 16/3/2015, 18:55
 
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QUOTE (GOTAN X @ 16/3/2015, 18:34) 
Io credo che questo sia dovuto ad una differenza di base :
Roboleon ha una personalità propria, seppur stereotipata, ed è mosso da motivazioni e caratteristiche individuali come un normale essere umano di qualunque anime o manga.
Se è buffo lo è per i suoi difetti (sporcaccione, goffo) se è malvagio lo è per libero arbitrio (ingannevole, privo di scrupoli).

Esattamente. Sotto certi punti di vista, Roboleon rappresenta l'estrema antropomorfizzazione dell'androide fino ai suoi più parossistici risultati. Ecco il motivo per cui l'ho accostato a "Casshern" ed al suo mondo, al di là dell'ovvia similitudine estetica.

QUOTE (GOTAN X @ 16/3/2015, 18:34) 
Butcher e i Gaizok invece hanno una psicologia molto più semplice e lineare, ma non per noncuranza o superficialità degli autori ma per precisa scelta di sceneggiatura.
I Gaizok sono come cellule di un organismo o ingranaggi di un macchinario e agiscono unicamente per raggiungere il loro scopo di distruzione esattamente come farebbe un terremoto o un cataclisma naturale. Nonostante i siparietti comici e le idiozie non manifestano mai una personalità realmente definita, ne ambizioni ne debolezze.

Come direbbe Spock: "Interessante". Rappresentano una sorta di macro-organismo formato da individui-cellula. Peccato che la serie, su questo punto di vista, non si prenda mai veramente sul serio... altrimenti quest'aspetto avrebbe fortemente contribuito ad elevarla qualitativamente e concettualmente IMHO.
I nemici sono complementari ad i protagonisti, e se gli uni o gli altri non funzionano - ahimè, saltano tutte le dinamiche empatiche della serie.

QUOTE (GOTAN X @ 16/3/2015, 18:34) 
Emblematico è a tale riguardo l'atteggiamento dei cattivi rispetto ad una situazione che si verifica sia in Daikengo che in Zambot : l'isolamento del protagonista abbandonato anche dai propri compatrioti.
Mentre è Roboleon a far si che Ryger venga esiliato, proponendo al pianeta Emperius un trattato di pace fraudolento, in Zambot sono gli stessi terrestri a trattare con diffidenza la famiglia Jin.

Personalmente, ci vedo una fortissima similitudine con gli X-Men ed il loro status di eroi "diversi", quindi "emarginati" (proprio) da coloro che si sono prefissati di salvare.

QUOTE (GOTAN X @ 16/3/2015, 18:34) 
L'unico sentimento individuale e reale Butcher lo mostra nei confronti del computer supremo, quando manifesta paura, quando vengono raccontate le sue origini (un primitivo trasformato in cyborg affinché eseguisse le volontà del cervellone) quando viene rimproverato per la sua frivolezza e inettitudine e quando (nella penultima puntata) si stupisce che gli venga ordinato di comandare in prima linea la battaglia.
E comunque anche nel momento della morte, Butcher non si scompone più di tanto, accettandola nell'ottica della propria funzione di "burattino omicida".
Credo che il fascino dei cattivi di Zambot stia proprio in questa loro "disumanizzazione".
Roboleon è diverso, è umano, da valore alla propria vita ed ha paura di perderla, è in grado di percepire se stesso al di fuori del compito che deve eseguire, è ambizioso, si sopravvaluta, è capace di tradire

:clap:


Complimenti, ottima osservazione. Ha contribuito a ravvivare un poco quella fiammella di stima che avevo verso "Zambot 3". Mah, vedremo, in futuro la rispolvererò... ennesimamente. :B):
 
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view post Posted on 21/3/2015, 16:21     +1   Top   Dislike
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CITAZIONE (Knight1977 @ 17/3/2015, 14:23) 
Esattamente. Sotto certi punti di vista, Roboleon rappresenta l'estrema antropomorfizzazione dell'androide fino ai suoi più parossistici risultati. Ecco il motivo per cui l'ho accostato a "Casshern" ed al suo mondo, al di là dell'ovvia similitudine estetica.

Nel remake di Kyashan, non Casshern Sins ma gli oav 1996, Briking appare meno umanizzato e più simile a Gaizok di Zambot : essendo un robot progettato per ripulire la Terra dall'inquinamento, lo fa fino in fondo considerando la razza umana nociva per il pianeta (e quindi da sottomettere se non distruggere).
Nella vecchia serie tv invece Briking è umanizzato del tutto, mostrandosi ambizioso, crudele e megalomane, così come sono umanizzati i suoi tre sottoposti che appaiono appunto buffi quando Roboleon.
Non ricordo nei minimi dettagli le caratteristiche dei comandanti androidi di Kyashan, ma mi sembra che Roboleon sia addirittura più umanizzato di loro, forse anche più dello stesso Briking.
Affermo questo perché Briking seppur ambizioso, agisce sempre secondo una logica robotica, distruttiva è l'estremizzazione del dittatore umano e del regime totalitario, talmente assoluto da rasentare appunto l'inumanità.
Roboleon invece (forse per via dell'ingenuità della storia) è proprio umano nella sua viscidità, nel suo essere ingannevole e nel pensare al proprio interesse (nel piccolo dei peccati capitali come la gola, la paura e il debole per le belle donne e nel grande degli intrighi diplomatici).
Non è un caso unico degli anime, di robot dalla coscienza completamente e semplicisticamente umana, basti pensare ai vari robottini mascotte (Anike e otoke di Daikengo, ma anche il robottino di Combattler V) o alle serie demenziali/commediche come Arale o Robbottino (Cybot Robotti)
Ecco io penso che la differenza fondamentale sia questa i Gaizok e gli androidi di Kyashan mantengono comunque una "giustificazione" e una finalità scientifico/meccanica al loro comportamento (seppur nella storia fantasiosa), Roboleon invece è proprio cartoonisticamente "umano"
 
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view post Posted on 22/3/2015, 12:55     +1   Top   Dislike
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Affermo questo perché Briking seppur ambizioso, agisce sempre secondo una logica robotica, distruttiva è l'estremizzazione del dittatore umano e del regime totalitario, talmente assoluto da rasentare appunto l'inumanità.
Roboleon invece (forse per via dell'ingenuità della storia) è proprio umano nella sua viscidità, nel suo essere ingannevole e nel pensare al proprio interesse (nel piccolo dei peccati capitali come la gola, la paura e il debole per le belle donne e nel grande degli intrighi diplomatici).
Non è un caso unico degli anime, di robot dalla coscienza completamente e semplicisticamente umana, basti pensare ai vari robottini mascotte (Anike e otoke di Daikengo, ma anche il robottino di Combattler V) o alle serie demenziali/commediche come Arale o Robbottino (Cybot Robotti)
Ecco io penso che la differenza fondamentale sia questa i Gaizok e gli androidi di Kyashan mantengono comunque una "giustificazione" e una finalità scientifico/meccanica al loro comportamento (seppur nella storia fantasiosa), Roboleon invece è proprio cartoonisticamente "umano"

Sono concorde su tutto quello che dici, tranne che sul concetto dell'ingenuità/cartonizzazione di Roboleon. Per il semplice motivo che la serie di "Daikengo" non ci offre mai su un piatto d'argento le origini di Roboleon. Magari è costituito di acciaio organico (come Colosso degli X-Men) e non è esattamente un robot androide come comunemente si pensi, o magari la sua è una razza aliena bio-cibernetica... e via dicendo.

Le ipotesi sono tante, quindi direi che non possiamo condannare troppo duramente gli scrittori della serie... se ci avessero però fornito delle origini ben precise sul personaggio, saremmo stati tutti più felici.
 
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CITAZIONE (Knight1977 @ 22/3/2015, 12:55) 
Sono concorde su tutto quello che dici, tranne che sul concetto dell'ingenuità/cartonizzazione di Roboleon. Per il semplice motivo che la serie di "Daikengo" non ci offre mai su un piatto d'argento le origini di Roboleon. Magari è costituito di acciaio organico (come Colosso degli X-Men) e non è esattamente un robot androide come comunemente si pensi, o magari la sua è una razza aliena bio-cibernetica... e via dicendo.

Le ipotesi sono tante, quindi direi che non possiamo condannare troppo duramente gli scrittori della serie... se ci avessero però fornito delle origini ben precise sul personaggio, saremmo stati tutti più felici.

Su questo sarebbe interessante vedere i sottotitoli del cofanetto di daikengo della Yamato. Sia Ken Falco che Devilman avevano i sottotitoli fedeli all'originale, se è così anche per Daikengo magari è possibile scoprire qualcosa in più.
Ad es. la natura di cyborg di Butcher non emergeva nel vecchio doppiaggio di Zambot e in quello di Daikengo le origini di Roboleon sono molto confuse (una volta si dice che ha 800 anni, un'altra che l'ha creato addirittura Baracross).
Con la traduzione fedele sarà possibile stabilire con esattezza cosa la serie veramente non dice e cosa è stato semplicemente perso con la traduzione italiana
 
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view post Posted on 23/3/2015, 20:27     Top   Dislike
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QUOTE (GOTAN X @ 23/3/2015, 10:13) 
QUOTE (Knight1977 @ 22/3/2015, 12:55) 
Sono concorde su tutto quello che dici, tranne che sul concetto dell'ingenuità/cartonizzazione di Roboleon. Per il semplice motivo che la serie di "Daikengo" non ci offre mai su un piatto d'argento le origini di Roboleon. Magari è costituito di acciaio organico (come Colosso degli X-Men) e non è esattamente un robot androide come comunemente si pensi, o magari la sua è una razza aliena bio-cibernetica... e via dicendo.

Le ipotesi sono tante, quindi direi che non possiamo condannare troppo duramente gli scrittori della serie... se ci avessero però fornito delle origini ben precise sul personaggio, saremmo stati tutti più felici.

Su questo sarebbe interessante vedere i sottotitoli del cofanetto di daikengo della Yamato. Sia Ken Falco che Devilman avevano i sottotitoli fedeli all'originale, se è così anche per Daikengo magari è possibile scoprire qualcosa in più.
Ad es. la natura di cyborg di Butcher non emergeva nel vecchio doppiaggio di Zambot e in quello di Daikengo le origini di Roboleon sono molto confuse (una volta si dice che ha 800 anni, un'altra che l'ha creato addirittura Baracross).
Con la traduzione fedele sarà possibile stabilire con esattezza cosa la serie veramente non dice e cosa è stato semplicemente perso con la traduzione italiana

Esatto! Se non altro, il cofanetto (dalla pessima qualità video) servirà a qualcosa...
 
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Riguardo a Daikengo ho avuto modo di notare che oltre il mecha desig di Kunio Okawara, gran parte dello staff della serie aveva avuto modo di lavorare in serie ella Tatsunoko come il character designer Chuichi Iguchi (che ha lavorato proprio in Kyashan) e il supervisore artistico Mitsuki Nakamura.
Da questo si capisce meglio tutta l'atmosfera e i rimandi allo stile Tatsunoko presenti nella serie in particolare in due punti :
1 L'idea del fratello trasformato in cyborg (Bryman) da uno scienziato traditore dei cattivi è molto simile a quello che succede a Joe il Condor nella seconda serie dei Gatchaman.
2 L'inganno operato dal capo dei cattivi ai danni dei propri sottoposti che sono illusi e poi abbandonati a se stessi e lasciati morire è un modus operandi tipico del Generalissimo X dei Gatchaman (in particolare nella prima serie in cui prima promette al generale Zoltar di farlo padrone della Terra quando verrà conquistata e alla fine lo abbandona).
La figura del cattivo, cattivissimo fino a rasentare la macchietta ma anche umanamente patetico che si può ritrovare in Roboleon è comune a molte serie della Tatsunoko (es. Rambos di Tekkaman).
Lady Baracross inoltre riprende molto il tema di comandante sexy e concupita stile Miss Dronjo di Yattaman, e alcune scene e pose sono proprio corrispondenti (l'adagiarsi sdraiata sul divano mentre da ordini, gli abiti succinti, il frustino)
Infine l'Imperatore Magellano, astratto e incorporeo è proprio un'idea che nasce con i Gatchaman per poi essere ripresa in tante altre serie della Tatsunoko (Gordian, Godam, Tekkaman)
 
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QUOTE (GOTAN X @ 24/3/2015, 12:25) 
Riguardo a Daikengo ho avuto modo di notare che oltre il mecha desig di Kunio Okawara, gran parte dello staff della serie aveva avuto modo di lavorare in serie ella Tatsunoko come il character designer Chuichi Iguchi (che ha lavorato proprio in Kyashan) e il supervisore artistico Mitsuki Nakamura.
Da questo si capisce meglio tutta l'atmosfera e i rimandi allo stile Tatsunoko presenti nella serie in particolare in due punti :
1 L'idea del fratello trasformato in cyborg (Bryman) da uno scienziato traditore dei cattivi è molto simile a quello che succede a Joe il Condor nella seconda serie dei Gatchaman.
2 L'inganno operato dal capo dei cattivi ai danni dei propri sottoposti che sono illusi e poi abbandonati a se stessi e lasciati morire è un modus operandi tipico del Generalissimo X dei Gatchaman (in particolare nella prima serie in cui prima promette al generale Zoltar di farlo padrone della Terra quando verrà conquistata e alla fine lo abbandona).
La figura del cattivo, cattivissimo fino a rasentare la macchietta ma anche umanamente patetico che si può ritrovare in Roboleon è comune a molte serie della Tatsunoko (es. Rambos di Tekkaman).
Lady Baracross inoltre riprende molto il tema di comandante sexy e concupita stile Miss Dronjo di Yattaman, e alcune scene e pose sono proprio corrispondenti (l'adagiarsi sdraiata sul divano mentre da ordini, gli abiti succinti, il frustino)
Infine l'Imperatore Magellano, astratto e incorporeo è proprio un'idea che nasce con i Gatchaman per poi essere ripresa in tante altre serie della Tatsunoko (Gordian, Godam, Tekkaman)

Sì, ebbene sì, i parallelismi ci sono tutti. :quo:
 
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Ho letto (già da un po') anche l'articolo su God sigma e mi trovo d'accordo con molto di quello che è stato affermato.
God sigma prodotto dalla Toei nell'81 sicuramente si rifà alle serie di Tadao Nagagahama (Vultus, Daimos, Daltanious) contribuendo a far evolvere gli stereotipi del genere robotico verso una trama più elaborata dove gli intrighi politici e la natura non del tutto malvagia degli invasori sono un elemento caratteristico. L'evoluzione del genere porterà a Gundam da cui God Sigma, pur appartenendo al filone super robot e non real, sembra riprendere molti elementi, non da ultimo le colonie spaziali (in questo caso il satellite di Giove, Io, tradotto malamente in Italiano Ioa).
Anche la struttura dei tre robot (in particolare il volto) riprende il tema real, risultando poco antropomorfa e anticipando il look di Arbegas
Interessanti figure cardine sono ovviamente Terral, il classico comandante/principe nemico onorevole che qui nasconde il segreto di avere il cervello di una ragazza, la vecchia innamorata del vero Terral che ha trasferito la propria coscienza nel corpo del fidanzato gravemente ferito (con tutte le ambiguità, i problemi di identità e il fardello del comando conseguenti) e il professor Kazami la cui ambizione scientifica lo trasforma da classico leader dei buoni a vero e proprio scienziato pazzo e amorale pronto a tutto pur di soddisfare non solo la propria sete di conoscenza ma anche la propria ambizione e il proprio genio.
Il tema della razza aliena che torna indietro nel tempo per fermare sul nascere la tecnologia dei terrestri che li porterà ad essere una minaccia per il cosmo, anticipa lo stesso tema che verrà trattato negli ultimi manga della saga di Getter Robot di Ken Ishikawa e questa pericolosità insita nell'energia utilizzata dai buoni credo che possa essere ben rispecchiata nell'indole folle dello stesso professore (non è un caso se in Getter Last Day, Apocriphal e altre opere derivate anche il prof Saotome venga raffigurato come un individuo ben poco rassicurante ben distante dal bonario e trasandato professore della vecchia serie tv).

Un ultimo quesito : ma Lagan e i suoi vengono veramente da un futuro alternativo a quello di Terral e modificato dal suo viaggio nel tempo? Viene dichiarato in Giapponese o è una supposizione?
Perché se non è detto esplicitamente, credo che possano benissimo venire entrambi dalla stessa epoca e il fatto che Terral non conosca i nuovi arrivati e che questi possiedano delle conoscenze superiori si può spiegare con il classico cliché narrativo presente in molte serie robotiche senza ricorrere a paradossi temporali
 
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QUOTE (GOTAN X @ 30/3/2015, 17:34) 
Un ultimo quesito : ma Lagan e i suoi vengono veramente da un futuro alternativo a quello di Terral e modificato dal suo viaggio nel tempo? Viene dichiarato in Giapponese o è una supposizione?
Perché se non è detto esplicitamente, credo che possano benissimo venire entrambi dalla stessa epoca e il fatto che Terral non conosca i nuovi arrivati e che questi possiedano delle conoscenze superiori si può spiegare con il classico cliché narrativo presente in molte serie robotiche senza ricorrere a paradossi temporali

Ottima domanda.
In sostanza, dopo alcune puntate, Terral scruta nella "Finestra del Tempo" e scopre che il futuro di Helda non è migliorato: la "Guerra con i Terrestri Futuri" non è stata affatto nullificata.
Però, è intuibile che le MODIFICHE al futuro di Helda siano comunque avvenute, altrimenti Terral non si scomoderebbe a "scrutare" nella Finestra per "constatare" l'entità e la natura del time ripple che loro stessi (Heldiani operanti nel 2050) hanno provocato nel passato e che ha - logicamente - investito il futuro.
Dunque le modifiche si concretizzano in "tempo reale".
Quando giunge Lagan, basandomi sulle sfumature ed i dialoghi italiani di ambedue i personaggi + comprimari, si suppone la discrepanza tra le due realtà temporali. Considera che è IMPOSSIBILE che Terral non li conosca, se provenissero dal "medesimo" 2300. Impossibile.
Spero di esser stato chiaro :ok:
 
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Anche qui sarebbe utile disporre dei sottotitoli originali per sapere con esattezza se Terral non conosceva Lagan oppure lo stupore nel vederlo era dovuto ad altro.
Molto spesso infatti basandosi sulle facce e sulle traduzioni sbagliate dell'epoca si sono creati notevoli fraintendimenti(es. i turbamenti e il pentimento finale di Banjo in Daitarn oppure in Goldrake dove si credeva che Rigel chiedesse a Actarus se tornerà a trovarli senza ricevere risposta mentre in originale non fa nessuna domanda e si limita a esortare gli altri a tirarsi su di morale perché non è un addio definitivo)

Stando agli elementi finora considerati ritengo che non sia improbabile che Terral non conosca Lagan pur provenendo dalla stessa epoca, se applichiamo non la logica razionale della vita di tutti i giorni ma i cliché narrativi "semplicistici" delle opere di finzione, la figura del nemico nuovo e sconosciuto anche ai suoi alleati è perfettamente possibile (Gandal non conosce Zuril in Goldrake).
Tuttavia se il tema della "finestra del tempo" e dei cambiamenti tra passato e futuro è trattato nella serie è anche possibile che si tratti di un personaggio nuovo o comunque diverso da quello che Terral ricordava (considerando anche che dentro a Terral c'è la fidanzata e quindi questa potrebbe anche non conoscere tutti i colleghi dell'amato).
 
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