LA RINASCITA
DEGLI EROI #0
- Dossier -
LA RINASCITA DEGLI EROI #0
- HEROES REBORN -Cover di Rob Liefeld e Jonathan Sibal da Heroes Reborn 1/2Testi & Disegni: Rob Liefeld
- CAPITAN AMERICAFEDE"Faith"da Heroes Reborn 1/2
- IRON MANOZ NON HA MAI DATO NIENTE ALL'UOMO DI LATTA"Oz never did give no thing to the Tin Man..."da Heroes Reborn 1/2
#0.5 - 1/2 is a comic book published by Marvel & released on 2/1996
ALBO PREMIO PER I VINCITORI DEL CONCORSO "MARVEL ITALIA 1997"Caro amico,
e caro sostenitore della Marvel Italia, l'albo che stai stringendo fra le mani è il meritato premio per la tua passione.
Si tratta, come puoi ben vedere, di un fumetto speciale, prodotto grazie a un accordo tra la Marvel e la rivista di critica e informazione sui fumetti
Wizard: The Guide to Comics.
Un fumetto
esclusivo, concepito e stampato unicamente per te, come pezzo pregiato della tua collezione.
LA RINASCITA DEGLI EROI ZERO, infatti, contiene
due storie completamente inedite, scritte e disegnate dagli staff di Jim lee e Rob liefeld, i due grandi autori americani tornati alla Casa delle Idee per ristrutturare e lanciare nel 2000 quattro mitiche serie storiche come FANTASTICI QUATTRO, CAPITAN AMERICA, IRON MAN e VENDICATORI.
Devi sapere che questo piccolo albetto è già diventato rarissimo negli Stati Uniti ed è pressoché introvabile in tutto il continente europeo, in quanto premio di un concorso analogo bandito dai nostri colleghi americani.
Ora è tuo.
Grazie ancora per il tuo sostegno, con la speranza che sia proprio tu ad aver vinto uno degli altri fantastici premi del Primo Concorso Marvel Italia!
Prima di lasciarti alla lettura delle storie, ti ricordiamo di correre in edicola e dare un'occhiata ai primi, speciali numeri di FANTASTICI QUATTRO, CAPITAN AMERICA, IRON MAN e VENDICATORI. Per un anno di fantastiche emozioni in compagnia de
La Rinascita degli Eroi, al fianco della Marvel Italia.
Un caro saluto dalla redazione e grazie ancora per il tempo che trascorri ogni mese in nostra compagnia.
La redazione Marvel ItaliaAlbo che in sommario contiene, oltre alle due brevi storie di cui sopra, anche degli sketchbox riguardanti Occhio di Falco, lo Spadaccino e Bucky, presentati dalla gang di Rob Liefeld, la rielaborazione dei costumi dei Fantastici Quattro fatta da Jim Lee e dal suo gruppo, e infine la sceneggiatura (tradotta) e alcune "matite" della prima pagina della storia di Iron Man contenuta in questo numero.Settembre 1997... scatta l'ora X.
Conclusa la grande saga estiva
Onslaught, il megacrossover che ha impegnato quasi tutte le serie Marvel, siamo pronti a partire per un nuovo e lungo viaggio.
Destinazione Marvel.
Scatta l'operazione
La Rinascita degli Eroi, in altre parole il passaggio di FANTASTICI QUATTRO, CAPITAN AMERICA, IRON MAN e I VENDICATORI nelle mani di Jim Lee e Rob Liefeld. LA RINASCITA è un progetto editoriale, organizzato in ben tredici mesi, che la Marvel ha stipulato in esclusiva con i due celebri Autori della Image e i loro studi grafici. L'accordo prevedeva la realizzazione completa delle quattro serie storiche della Casa Editrice newyorchese, e il loro sostanziale restyling per rilanciarle a vette di popolarità pressoché dimenticate.
I due Autori si sono applicati a fondo nel progetto, hanno studiato a lungo situazioni e personaggi, hanno raccolto uno staff creativo di primissimo piano, sfornando storie assolutamente straordinarie. In più, liberi dai condizionamenti della continuity, hanno avuto carta bianca: per leggere le nuove avventure di questi personaggi non sono necessarie conoscenze enciclopediche, perché si parte da un nuovo status quo.
Attenzione però: la parola d'ordine è stata quella di mantenere a tutti i costi l'integrità e la coerenza del Marvel Universe e i due Autori hanno costruito trame, elaborato personaggi, senza stravolgere alcunché.
L'unica indicazione sufficiente è quella di immaginare un mondo nascosto, senza eroi, in cui è innescata nuovamente la scintilla del potere.
Francesco Meo & Giorgio LavagnaIL RITORNO DI JIM, ROB e... STAN!Per capire un pò meglio i retroscena de
La Rinascita degli Eroi facciamo un salto indietro nel tempo. Torniamo per un attimo alla primavera del 1996 nella redazione newyorchese della Marvel, dove dopo mesi di trattative segretissime, finalmente è arrivato il giorno della firma del contratto...
Certe cose succedono solo nel mondo dei comics!
Come i supereroi di diverse Case Editrici amano (almeno negli ultimi tempi) incontrarsi in occasioni speciali, così nella realtà - se realtà si può chiamare il folle mondo dell'industria del fumetto USA - Autori e Editori giocano a imitare i personaggi della loro fantasia.
Almeno per una volta...
Jim Lee e Rob Liefeld, ex "ragazzi terribili" delle testate mutanti, ex nemici giurati del "metodo Marvel" e fondatori (assieme ad altri Autori) dell'Image Comics, tornano da mamma Marvel, e ci tornano magnificamente. Nelle loro mani è consegnato un pezzo importante del Marvel Universe e della storia del fumetto americano in generale.
A presenziare alla cerimonia della firma del contratto, un anfitrione d'eccezione: Stan Lee, più sorridente che mai!
A dire il vero, i sorrisoni si sprecano negli uffici Marvel a New York. forse anche per il frusciare d'assegni che fa da colonna sonora (si parla di cifre a sei zeri, in dollari USA) al carosello di drink e salatini.
La concorrenza digrgna i denti. I fan sono allibiti. Com'è possibile?
Quando se ne andarono per fondare la Image i due Autori giurarono che mai e poi mai avrebbero "venduto" il loro talento a nessuno dei giganti dell'editoria americana, e tantomeno alla Marvel, che fra quei giganti è... il più gigantesco. Dal canto loro gli Editor della Casa delle Idee minacciarono sanzioni contro i "traditori" che avevano amorevolmente cresciuto e che poi si ernano rivoltati contro di loro. Possibile che tutto sia finito a "tarallucci e vino" come diciamo noi italiani? Possibile che il Dollaro abbia fatto rientrare i propositi di Autori che avevano fatto dell'autonomia e della libertà creativa la propria bandiera?
Cerchiamo di capirci qualcosa dalle dichiarazioni degli interessati, resi loquaci dai cocktail che accompagnano sempre la firma di un contratto milionario...
Marvel: L'annuncio è di oggi: siete tornati alla Marvel, ragazzi! Siete contenti?
Rob Liefeld: Sììì... Specialmente a queste condizioni.
Jim Lee: Non saremmo qui, se non fossimo contenti di esserci. E' un'opportunità senza precedenti, con la libertà creativa che c'è stata concessa. La possibilità di rilanciare personaggi leggendari è un'occasione che nessun Autore si sognerebbe di perdere.
Marvel: State per mettervi al lavoro su personaggi come Iron Man, i Fantastici Quattro, Capitan America e i Vendicatori... E poi Hulk, Thor... Cosa ne pensate?
Rob Liefeld: Onestamente, se riesamino la mia carriera dall'inizio, ho fatto Hawk & Dove per la DC, ho fatto New Mutants. Ho creato i personaggi principali di X-Force. Ma non ho mai avuto l'occasione di lavorare sulle grandi icone. Sì, ho fatto una storia degli X-Men. Ma Cap, i Vendicatori, Thor... mi sono sempre sfuggiti. Così, quando abbiamo fondato l'Image è stato molto eccitante, ma ho sempre avvertito come un senso di perdita, come se mi fossi lasciato per sempre l'opportunità di esplorare quei personaggi e quelle situazioni che avevo sempre sognato... E adesso che quell'opportunità si è fatta reale... è bellissimo! Anche quando facevo X-Force avrei voluto mettere il naso nell'ufficio dell'Editor dei Vendicatori. Consideravo X-Force come una specie di "audizione" prima del vero sogno: i personaggi classici! Persino dopo la nascita dell'Image ci pensavo...
Jim Lee: I Vendicatori che ricordo... la roba di Byrne, di Pérez, di Englehart, di Shooter... i "mostri sacri"; insomma, quello fu un periodo incredibile! Ecco, ho sempre pensato che il fatto di lavorare su quei personaggi rappresentasse il massimo livello a cui può arrivare un Autore nella sua carriera.
Marvel: Che differenza c'è fra lavorare alla marvel adesso e lavorarci alcuni anni fa?
Rob Liefeld: Non so... Chiedimelo di nuovo fra un paio di mesi.
Jim Lee: Questi sono veramente i personaggi più validi del Marvel Universe. Gli X-Men sono diventati più intellettuali, o pseudo-intellettuali. Ma quando ci vogliono i veri superpoteri, le grandi battaglie cosmiche...
Rob Liefeld: Odio evocare Jack e Stan, ma è stato confermato dalla miniserie MARVELS, di Kurt Busiek e Alex Ross... Voglio dire, qualcosa è andato perduto. La grandezza, la meraviglia. Sarà una grossa sfida per noi lavorare su questo, ma se non avessimo sentito di avere qualcosa da dire, non l'avremmo raccolta.
Marvel: Adesso che siete voi a lavorare su questi personaggi... Chi è più forte, Hulk o la Cosa?
Jim Lee: (risata).
Rob Liefeld (molto serio)
: Personalmente, non ho mai creduto che la Cosa potesse battere Hulk.
[Intervista pubblicata su MARVEL VISION 4 dell'aprile 1996]Che ne dite?
All'epoca non ci credeva nessuno, sembravano frasi di circostanza, ma
La Rinascita degli Eroi si è rivelata un'epopea che trasuda passione per i personaggi da ogni pagina. Tanta passione che passerà alla cronaca come l'operazione più controversa della storia dei comics! Nei primi sei mesi è successo letteralmente di tutto, sia nelle pagine degli albi sia nelle vite degli Autori coinvolti, mentre CAPTIAN AMERICA, FANTASTIC FOUR, IRON MAN e AVENGERS dominavano le classifiche di vendita USA.
Non accadeva più da quindici anni!
Extreme Studios e Wildstorm Studios, il cuore dell'Image delle origini, un insieme di talenti selvaggi e incontrollabili, gente che ha rivoluzionato il concetto stesso di "fumetto di supereroi".
Chi poteva prendersi la responsabilità di dirigere e far funzionare un progetto in cui sono coinvolte tante personalità così forti? Chiaramente solo la più alta autorità, Bob Harras in persona, il Direttore Editoriale (o
Editor-in-Chief) della Marvel Comics.
** I VENDICATORI -
CLIKKA!!! -
Rob Liefeld e Jim Valentino (Storia), Rob Liefeld e Chap Yaep (Disegni)Capitan America, Visione, Scarlet, Occhio di falco e lo Spadaccino sono i Vendicatori.
Per molti anni questa è stata la serie più interessante della Marvel, poi una lunghissima sopravvivenza (pur ricca di storie interessanti) nelle retrovie del Marvel Universe.
L'idea da cui è partito Rob, coincide con quella di Stan Lee: riunire i più potenti e controversi eroi della Marvel in un unico gruppo per recuperare la dimensione "titanico-paranoica" delle prime storie.
E poi c'è anche Thor...
** CAPITAN AMERICA -
CLIKKA!!! -
Rob Liefeld e Jeph Loeb (Storia), Rob Liefeld (Disegni)Un Rob Liefeld scatenato e un Jeph Loeb patriottico ridisegnano le origini del Capitano, inserendo un vasto cast di cattivi e ambigui alleati. Scoprite il perché questa serie ha generato così tanto scalpore e polemiche all'ultimo sangue fra gli appassionati americani.
Se per i FANTASTICI QUATTRO si trattava di una sfida col passato, per Cap, Rob Liefeld ha dovuto lottare tenacemente contro il presente. La serie usciva dall'acclamato ciclo di Mark Waid e Ron Garney e non era sicuramente facile offrire una versione così convincente in così poco tempo.
Tuttavia Rob ha reagito con forza, in primo luogo reclutando uno Sceneggiatore esperto come Jeph Loeb, poi rendendo la serie del Discobolo l'architrave dell'intero progetto, il vero e proprio punto d'inizio.
** FANTASTICI QUATTRO -
CLIKKA!!! -
Jim Lee & Brandon Choi (Storia), Jim Lee (Disegni)La serie di punta dell'intero progetto, la sfida delle sfide per due Autori che hanno già dimostrato tanto.
L'approccio dei due Autori con la serie per eccellenza della Marvel è sia un tributo all'opera immortale di Stan Lee e Jack Kirby, sia un viaggio impressionante nella modernità del supereroe.
Jim e Brandon hanno raccolto l'immensa mole di avventure del Quartetto, l'hanno spremuta con abilità, miscelando un cocktail così fresco e potente da lasciare attoniti. Non hanno cambiato le carte in tavola; non hanno negato niente... hanno adattato per noi una leggenda, con lo sguardo perennemente rivolto alla storia della Marvel.
** IRON MAN -
CLIKKA!!! -
Jim Lee e Scott Lobdell (Storia), Whilce Portacio (Disegni)Tutti voi conoscete Tony Stark, la sua ambizione, le sue debolezze fiscihe e mentali, giusto? Bene, provate a elevare il tutto all'ennesima potenza e a dare una radicale svolta dark.
In più, non mancate di aggiungere a tanti elementi tragici le drammatiche origini dell'Hulk di questo nuovo mondo.
Il risultato sarà la versione moderna della serie più cupa della Marvel.
Il rap di Cap- Rob Liefeld & Captian America -Marvel: Okay Rob. Sono passati tre mesi da quando è stato annunciato che prenderai in mano la nuova serie di CAPITAN AMERICA. Che dici?
Rob Liefeld: Prima di tutto, Cap è la personificazione di tutto ciò che significa essere un eroe. Non pretende di essere ringraziato per quello che fa. Lo fa perché è la cosa giusta. Ha il cuore di un eroe.
Marvel: Dicci qualcosa sulla storia.
Rob Liefeld: All'inizio sembrava che l'avrebbe scritta Chuck Dixon, poi mi sono trovato a discuterne con Jeph Loeb e ci siamo trovati perfettamente d'accordo. Jeph ha preso la trama che avevo elaborato e l'ha trasformata in qualcosa di veramente forte.
Marvel: Vai avanti...
Rob Liefeld: L'America di oggi ha bisogno di un eroe! Sembra che scandali e omicidi siano all'ordine del giorno. Una delle cose che più mi ha impressionato è stato l'attentato nel 1995 a Oklahoma. Facciamo del terrorismo contro noi stessi, come se fossimo sull'orlo di un'altra guerra civile.
Il Capitan America che proponiamo appartiene al Paese com'è oggi... E' arrivato adesso, negli anni Novanta, prima non c'era proprio.
La metafora a cui mi sono riferitonè quella dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Quando apriamo il numero uno... Beh, il mondo è Camelot. Non c'è più il Regno. Non c'è più il Re. Non c'è più speranza. Non c'è più speranza. E non c'è più Excalibur, la spada magica (lo Scudo , nel nostro caso).
C'era nella Seconda Guerra Mondiale, un supersoldato, Capitan America, ed era un simbolo. Ma alla fine della guerra è stato dimenticato. E ora, dopo cinquant'anni, Steve Rogers è ancora vivo. Lui cammina per le strade e non ricorda, non ha la più pallida idea di essere stato, tanto tempo fa, Capitan America.
Marvel: Proprio come oggi l'America sembra aver dimenticato le sue radici.
Rob Liefeld: Sì. Se ne va in giro in un mondo molto simile al nostro. C'è un movimento di giovani manovrato da un'organizzazione segreta: ragazzi che portano tatuaggi del Teschio Rosso sulla schiena e immagini di svastiche sugli skateboard. In pratica quello che accadde tanti anni fa in Germania riportato alla nostra epoca in America. Questa organizzazione sta mettendo i ragazzi contro i loro stessi genitori, in un mondo più oscuro del Marvel Universe che conosciamo. Un mondo senza eroi, e completamente controllato dai media.
Marvel: Spaventoso.
Rob Liefeld: C'è un personaggio che guida questo movimento. E' l'equivalente nazista di cap. E proprio come Cap è stato creato col "Programma supersoldato". E' conosciuto col nome di Master Man.
Qualcuno lo ricorderà: era comparso nella serie GLI INVASORI. Con gli anni è diventato più forte, è molto invecchiato, ma sempre formidabile. E' un Arnold Schwarzenegger in divisa da SS. Un vero cattivo!
Marvel: Anche Steve Rogers è invecchiato?
Rob Liefeld: No. Non così. La formula del siero del supersoldato di Cap è diversa da quella di Master Man. Steve Rogers dimostra trent'anni, forse anche meno. In realtà è sulla sessantina, ma all'inizio di CAPITAN AMERICA 1 ne è completamente ignaro. Non viene ritrovato affatto dai Vendicatori, anche perché questi ancora non esistono. Voglio dire una cosa, per tranquillizzare i fan di Cap: le sue origini sono esattamente le stesse. Io ho un estremo rispetto per il lavoro di Stan Lee e di Jack Kirby. Loro sono i maestri. Quelli che hanno creato cap. Io sto solo cercando di rinnovare il personaggio, di renderlo eccitante per una nuova generazione di lettori.
Un'altra cosa a proposito di Steve Rogers e Capitan America: cap ha molto da rimproverare all'America di oggi, ha subito un tremendo sopruso e questo fa parte del mistero della sua scomparsa e del suo ritorno; Cap è sfiduciato nei confronti dell'America proprio come lo siamo noi.
Poi ci sarà Nick Fury, che giocherà un ruolo di primo piano nella storia. Tra lui e Cap ci sarà un rapporto teso e difficile. Cap non si fida di Fury, e Fury non è sicuro che il nuovo Cap sia disposto a eseguire i suoi ordini.
Marvel: Hey, Nick Fury è vivo!?
Rob Liefeld: E c'è anche un nuovo Falcon! E' un Top Gun, un pilota da caccia. Poi c'è il Teschio Rosso. Le sue origini sono... nooo, questo non posso dirlo!
Marvel: Per concludere, allora?
Rob Liefeld: Quando l'America si confronterà di nuovo con Cap, si troverà di fronte a tutti gli ideali positivi che ha rappresentato in passato. Lui è quello che ci salverà da noi stessi. E' il simbolo dell'America che sta aspettando un eroe. Come i lettori.
Dalla Big M a Big Jim- Intervista a Jim Lee -
Marvel: Okay, iniziamo parlando del team creativo dei FANTASTICI QUATTRO.
Jim Lee: Io e Brandon Choi scriviamo tutte le storie, poi tocca a me occuparmi dei disegni con l'aiuto del mio inchiostratore personale, Scott Williams.
Marvel: Fantastico, il classico team creativo dei WildC.A.T.s! L'annuncio dell'accordo tuo e di Rob Liefeld con la Marvel è stato dato diverso tempo fa e abbiamo già visto dei disegni promozionali. Tuttavia saranno le storie a fare da traino al progetto: cosa puoi anticiparci?
Jim Lee: Non è facile fare rivelazioni, a questo punto. In qualche modo devo rispiegare la storia dei Fantastici Quattro e renderla interessante. Tutti conoscono questi personaggi e tutti sanno come i Fantastici Quattro sono diventati un gruppo di supereroi, e se dovessi indulgere nei fatti specifici di ciò che ho programmato rovinerei tutto il divertimento.
Marvel: Allora i personaggi avranno pochissime differenze? E la formula che ha reso FANTASTICI QUATTRO la più bella serie di supereroi della storia cambierà o rimarrà identica?
Jim Lee: Ecco il problema. Se pasticciassi troppo, i personaggi non sarebbero più uguali a se stessi e nessuno sarebbe interessato. Resterò fedele alla caratterizzazione di base e alle loro origini, ma mi sono riservato diverse sorprese nel corso dell'opera.
Mi sono posto la domanda più ovvia: se queste storie dovessero essere raccontate oggi, negli anni Novanta, come dovrebbero essere disegnate e quale dovrebbe essere il feeling?
Come fare in modo che uno scienziato, la sua fidanzata, il suo fratellino e un pilota riescano a fare un viaggio nello spazio?
Marvel: Immagino che un tempo tutto poggiasse su un'idea molto favolistica della fantascienza.
Jim Lee: Sì, ed era fantastico.
Ma per i fan attuali alcuni dettagli necessitano di un cambiamento: diventa basilare trattare differentemente le situazioni. Per esempio, la corsa allo spazio è finita da un pezzo; allora che senso avrebbe fare un viaggio oltre l'atmosfera nel bel mezzo della notte? La storia è ambientata ai giorni nostri e questo implica che le cose debbano essere differenti. Ma tutto il resto rimarrà identico.
Penso che ci siano un paio di... beh, le cose non sono sempre come sembrano nelle nuove serie di questo periodo. So bene che, dopo aver letto il primo numero, ci saranno elementi che spingeranno a dire: "
Accidenti, cos'hanno combinato a quel personaggio?".
Ma tutti i cambiamenti saranno motivati e spero che siano tali da far sì che la gente si sieda e se ne accorga.
Marvel: Avete tredici numeri per raccontare una lunga storia e quando penso a quanto sono riusciti a fare Stan Lee e Jack Kirby in cento albi mi rendo conto della difficoltà del compito.
Jim Lee: Abbiamo a disposizione molti più dettagli da utilizzare in questa nuova continuità. Alcuni aspetti degli FQ sono stati sfruttati per molto tempo, ma moltissimi altri si sono persi nel tempo e ne stiamo recuperando parecchi. Abbiamo selezionato e scelto certe componenti dei personaggi che sono sempre esistite, ma non sono mai state toccate di recente.
Marvel: I Fantastici Quattro, come tutti i grandi eroi, sono sempre stati giudicati a seconda della potenza dei loro avversari. Chi metterai in campo?
Jim Lee: Il Dottor Destino sarà predominante nei primi cinque, sei numeri. Vedrete anche Namor, l'Uomo Talpa e Galactus.
Davvero il meglio degli avversari dei fantastici Quattro.
Marvel: E ci saranno anche i classici alleati del Quartetto?
Jim Lee: Certo. Utilizzeremo Silver Surfer, la Pantera Nera e gli Inumani.
Marvel: Grandioso. Ci puoi raccontare qualcos'altro?
Jim Lee: No, no davvero.
Penso che la caratteristica essenziale di questo progetto sia legata all'idea di
remake, in stile
Missione impossibile.
Tutti sanno cosa succederà, ma gran parte del divertimento è vedere in che modo il tutto verrà rifatto.
Marvel: Ti stai divertendo oppure la mole di lavoro supera le aspettative iniziali?
Jim Lee: Sto facendo un sacco di lavoro sul design; cerco di mantenere attuali tutti i marchingegni che i Fantastici Quattro usano per viaggiare, come la Fantasticar.
Marvel: Dicci almeno che Nick Fury non è morto.
Jim Lee: Non è morto.
Marvel: Evviva!
Jim Lee: Sai, quando Namor dichiara guerra al mondo di superficie, diventa necessario mostrare ai lettori la classica figura del militare al servizio di un'organizzazione i cui obiettivi non possono essere rivelati.
Marvel: Ci sono altre cose che ti hanno stimolato in questo progetto?
Jim Lee: Ovvio. Voglio esplorare la natura più genuinamente pubblica dei Fantastici Quattro: come operano, come si muovono.
Sono sicuramente delle celebrità, sempre sotto la luce dei riflettori. E questo è un compito eccitante.
Marvel: Perché?
Jim Lee: Beh, non hanno guadagnato popolarità con metodi mercenari, né cercano l'attenzione dell'opinione pubblica. Tuttavia sono estremamente conosciuti e cercati.
E forse è anche per questo che sono dei veri eroi.
** COVER USA **Con relative Variant Cover ove disponibili.