Innanzitutto, chi è GrottanGo? Per avere una risposta, potete clikkare sul link sottostante:
www.grottango.itCome potete vedere se esplorate per bene il sito, si tratta di un intelligente omaggio/parodia delle serie robotiche nagaiane e non, che i disegnatori Fa.Gian e Enrico Galli hanno voluto fare a quelli che sono stati un po' i nostri miti durante la nostra infanzia.
Ma come è nato questo progetto?
Tutto è partito da questa immagine:
pubblicata nel 1983 su questo volume
La didascalia sotto all'immagine diceva trattarsi del fumetto originale di Goldrake. Ma allora che era il misterioso robot, affiancato al cornutone? In molti se lo sono chiesti.
E' proprio da questa curiosità, su un noto sito dedicato alle sigle dei cartoni animati, sono partite speculazioni e prese in giro di vario tipo. In pratica ogni utente, in qualche post, metteva una sua idea su come avrebbero dovuto essere la storia, i personaggi, il background di questo robot. Da questa specie di 'brain storming' è nato GrottanGo. In seguito, il tutto e stato accorpato, e i disegnatori si sono generosamente prestati a 'inventarsi' di sana pianta un robot completamente ex novo. A parte le evidenti parodie e richiami al ridicolo sparsi qua e là (ve ne accorgete visitando il sito), devo dire che ne è venuta fuori una 'serie fittizia' intelligente e dalla trama per nulla scontata (andate a leggervi le sinossi dei vari episodi e poi mi direte...). La cosa poi, ha preso una piega del tutto inaspettata, e la fantasia ha superato la realtà, tanto da portare alla creazione da zero di un secondo robot, più forte e potente del primo. E' quello che si vede a sinistra nell'immagine di apertura di questo thread.
Per quanto mi riguarda, quando mi imbattei in GrottanGo, circa tre anni fa, sapevo esattamente quale fosse la natura di quell'immagine che tanto aveva colpito l'immaginario dei creatori di GrottanGo.
Una prima parziale risposta, la ebbi alla fine degli anni 80, quando trovai, abbandonati su uno scaffale della fumetteria della mia città, alcune vecchie fanzine che trattavano di animazione giapponese.
Da sempre appassionato di robottoni, l'immagine nell'angolo in basso a destra mi colpì particolarmente. Comprai il volume per capire chi fosse quel robot misterios che, lo capii dal design, doveva per forza aver avuto origine dalla penna di Go Nagai. C'è da dire che allora non sapevo niente sull'opera del maestro, se non quello che avevo visto in TV.
Immaginate la mia delusione quando non trovai nulla all'interno del volume. Solo in terza di copertina c'era un piccolo riquadro, che presentava il robot:
Peraltro, le informazioni che dava questa fanzine erano pure del tutto errate, come ebbi modo di scoprire in seguito.
Il mistero per me si dipanò quando acquistai il famoso/famigerato Roman Album di Goldrake, intorno al 2000 (che all'epoca mi costò pure una bella cifra, 300 mila lire, ma Goldrake è Goldrake...).
Dopo averlo sfogliato da cima a fondo, arrivai all'ultima pagina, dedicata alle fanzine dedicate al nostro UFO Robot stampate e pubblicate da un circolo di fans che prendeva il pittoresco nome di (manco a dirlo) Spacer.
Si trattava, in poche parole, di uno speciale pubblicato nel 1981, in cui si racconta quello che successe ad Actarus e Maria dopo il ritorno su Fleed. Il robot misterioso apparso in quel disegno si chiamerebbe in realtà God Mazinger, e il suo pilota, il giovane che si vede in primo piano, porterebbe il venerando nome di Pegasus.
Inutile dire che pur sapendo che si trattava di una fanzine, la curiosità crebbe. Circa sei anni fa avrei pure avuto l'occasione di avere una copia di questa fanzine. L'avevo trovata su un'asta, ma poi avevo desistito perché 150 Euro e passa (questo il prezzo che avrei dovuto pagare in totale) mi sembravano davvero un po' troppi. Ora, non vorrei che pensaste che io sia un riccone, ma mi mangio ancora le mani per essermi lasciato sfuggire questo pezzo che poi non ho più ritrovato. Oggi come oggi, per una memorabilia del genere, sarei disposto a pagare anche di più.
Per fortuna a tutto c'è rimedio grazie a internet, ai blog, e a un gentilissimo signore giapponese che sta pubblicando un riassunto della storia con tanto di foto sul suo blog. Con questo posso dire di poter essere finalmente soddisfatto, anche se non è come possedere il volume vero e proprio.
Se volete saperne di più, su quest'opera fantasma, restate sintonizzati, perché appena so come finisce la storia ho intenzione di pubblicare un post sull'argomento, corredato di tutte le foto del caso.
Edited by SaotomeMondo - 9/12/2009, 17:15